STASERA CON ParlaMente 18 luglio 2014

sabato 29 giugno 2013

Oggi si è spenta una stella

C'è chi viene ricordato con una targa, chi con uno stadio o un teatro. Solo pochi hanno l'onore di dare il proprio nome ad un asteroide. Si tratta perlopiù di scienziati che passano la loro vita tra lavagne, laboratori, formule e telescopi; solo in rari casi avviene che un'anonima serie di numeri venga affiancata al nome di una personalità che ha consacrato la propria vita non solo alla scienza, ma anche alla politica e ai diritti degli uomini e degli animali. Oggi si è spenta una stella. Una supergigante rossa, avrebbe precisato lei, perché ci sono stelle e stelle, e Margherita Hack lo sapeva bene. Dopo una settimana di lotta, il suo cuore si è arreso alle 4,30 di questa mattina. Non verso un'esistenza ultraterrena (la Hack era rigorosamente atea), forse in vista di una liberazione. Di sicuro ha spiccato l'ultimo salto, quello più importante. Lei aveva saltato tante volte in gioventù e anche molto bene, facendo incetta di titoli sportivi universitari negli anni '40, prima che la vita accademica la portasse verso gli orizzonti sconfinati dell'universo. Margherita ne ha osservati di corpi celesti, durante i ventotto anni di insegnamento all'Università di Trieste e i ventitré passati a dirigere l'Osservatorio Astronomico del capoluogo friulano, prima donna italiana a ricevere l'incarico. Ma, soprattutto dopo l'avvento del nuovo millennio, la sua è stata anche una vita di attivismo politico nella sinistra. Tre volte risultò eletta, prima alle regionali del 2005 in Lombardia, l'anno dopo alla Camera dei Deputati e nel 2010 alle elezioni della Regione Lazio, rinunciando sempre a causa degli impegni scientifici. E poi le battaglie a sostegno dei diritti delle coppie omosessuali, della ricerca sul nucleare (pur disapprovando la costruzione delle centrali in Italia) e dell'eutanasia. Il tutto nel nome di quello che, oltre ad essere il titolo di uno dei suoi sessanta libri, può essere considerato il riassunto estremo del suo credo professionale: "Libera scienza in libero stato", per l'indipendenza della ricerca da ogni tipo di influenza religiosa, culturale e politica. Oggi la supergigante rossa si è spenta, ma la sua fine non passerà inosservata. Quando le stelle più grandi muoiono danno luogo alle supernove, spettacolari esplosioni di luce. Succede questo quando l'universo decide di lasciarci senza parole. Lei ne era consapevole. Ed è per questo che, con l'umiltà di chi sa di essere estremamente piccolo, è diventata una grande donna.

giovedì 27 giugno 2013

Incoerenza a larghe intese

Pacchetto lavoro. Basta un po' di propaganda pubblicitaria a base di titoloni in taglio alto riportanti i numeri che il governo sta stanziando per il suo generoso aiuto ai giovani, e il gioco è fatto. Ci manca solo Arrigo Sacchi a riflettere che se il calcio non esistesse, adesso potrebbe essere presidente della Commissione di Vigilanza Rai. Per carità, si tratta di un decreto utile (almeno se lo si paragona al resto dell'operato di Letta & Co.), ma in fin dei conti possiede molte lacune di ipocrisia ed incoerenza. E' giusto incentivare il lavoro dei giovani tra i 18 e i 29 anni, ma qualcuno spieghi con quale criterio sono stati scelti i requisiti: essere privi di impiego retribuito da almeno sei mesi, non possedere un diploma di scuola media superiore o professionale, vivere soli con una o più persone a carico. Condizioni del genere potevano andare bene ai tempi di Cavour e D'Azeglio, certamente non oggi. Continuano ad essere ignorati i giovani laureati, che devono riporre nel cassetto le aspettative per le quali hanno studiato per vent'anni (a meno che non vogliano andare all'estero, ovviamente). Per loro solo 15 milioni annui destinati a supportare il tirocinio e un supporto mensile massimo di 300 euro in forma di borsa di studio. E dopo? Non hanno pensato a promuovere la conversione del tirocinio in lavoro stabile, tramite incentivi economici ai datori di lavoro (come quello di cui sopra) o nei termini di sgravi fiscali? Probabilmente, non ne hanno avuto il tempo. Del resto, il tema scottante del dibattito politico riguarda gli F-35. Gli innocui elicotteri, che le malelingue vogliono far passare per pericolosi cacciabombardieri, costeranno allo stato ben 90 milioni, e questo solo per i primi tre modelli. Niente male, se si considera che la cifra è uguale a sei volte quella che verrà spesa per i tirocini universitari. Il peggio è che nel frattempo la maggioranza Pd-Pdl-Scelta Civica, così ottemperante nella volontà di ostacolare la disoccupazione, ha bocciato al Senato la mozione riguardante il reddito di cittadinanza. A favore M5S e Sel, mentre la Lega preferisce l'afasia. Una grande prova dell'efficacia del Governo del Cambiamento, non c'è che dire. Intanto secondo le stime la disoccupazione salirà al 12,6% nel 2014. Peggio di così c'è solo l'Italia.

mercoledì 26 giugno 2013

L'uomo mandato da Dio

Salve a tutti,
Sono lieto di proporvi il mio racconto "L'uomo mandato da Dio", vincitore della X Edizione del Premio Artistico Letterario "Ilaria e Lucia". Potete guardare il trailer qui sotto e scaricarlo gratuitamente in formato PDF.

Jeremy Robertson è un broker di Wall Street, che vive in un mondo prostrato al guadagno e all'opportunismo, in cui il ruolo di ognuno è produrre ricchezza attraverso il lavoro. Nessun sentimento, nessuna distrazione; solo una massa di uomini e donne senza identità che popolano la terra. Una sera, mentre ritorna a casa, assiste ad un drammatico incidente. Viene posto di fronte ad una scelta: dimenticare tutto e continuare a vivere come ha sempre fatto, o evadere ogni regola? Bastano pochi secondi per cambiare il mondo, ma per farlo ci vuole un grande coraggio.




martedì 25 giugno 2013

Adesso basta

Adesso basta. Siamo stanchi, nauseati ed arrabbiati. Ci sentiamo insultati e presi in giro, noi che sfogliamo le pagine dei quotidiani e fremiamo quando un nome importante viene accostato alla nostra squadra del cuore. Abbiamo il sentore di essere stati derubati di tempo e denaro, ogni volta che abbiamo passato due ore in compagnia di ventidue ragazzi che inseguono un pallone. Credevamo che con Calciopoli e il Calcioscommesse avessimo toccato il fondo del barile, quella parte in cui si accumulano detriti, muffa e sporco. Invece abbiamo cominciato a grattare, e ci siamo ritrovati a scoprire che quel vecchio barile poggiava su una montagna di sterco. Proprio adesso che la nazionale ci sta regalando belle soddisfazioni, che il mercato comincia e il tifoso, individuo antropologicamente interessante e zoologicamente singolare, entra nella stagione delle grandi aspettative e delle infatuazioni per il campione che “ha passato le visite mediche”. Tutto cancellato, ancora una volta spazzato via da un altro scandalo. Quarantuno club coinvolti, la Serie A invischiata fino al collo nel giro di danarosi traffici destinati ad eludere la tassazione dei contratti. Ci sono dentro tutti; dirigenti, procuratori, calciatori. Non si può nemmeno intavolare una discussione da bar sport, perché in situazioni come questa si può solo sbattere il pugno sul frigo dei gelati e gridare all'indignazione.


BIRRA E CHAMPAGNE - Una volta ho letto che se la ricchezza è come la birra, il potere è lo champagne. Il passo tra la semplice euforia e la dipendenza patologica è molto breve, capace di innescare un'escalation da far impallidire Lyndon Johnson. I meno pericolosi sono coloro che si accontentano di una sbronza da Oktoberfest. Sono fastidiosi e fanno un baccano infernale, ma complessivamente sono innocui. Vivono nelle loro grandi ville e si gloriano dell'illusione di essere divinità terrene. Poi vengono quelli che preferiscono ubriacarsi in modo raffinato. Ce ne sono tanti nelle aule parlamentari, e anche nei consigli d'amministrazione. Poi ci sono i peggiori, quelli che vogliono a tutti i costi organizzare una festa bavarese a Porto Cervo. Viziati e spregiudicati, si nascondono dietro una cravatta ed un sorriso da rappresentante di enciclopedie il venerdì pomeriggio. Il mondo del calcio ne è pieno, dai presidenti che si danno battaglia di fronte alle telecamere e poi combinano intrighi di prestiti, plusvalenze e comproprietà, agli agenti da completo impeccabile e dente avvelenato. Infine ci sono i calciatori che vorrebbero parlare ma non possono (pochi), quelli che potrebbero farlo ma non vogliono (tanti), quelli che acquistano il biglietto per la Yachtoberfest e cominciano ad inebriarsi (quasi tutti). Ospite d'onore della festa, il denaro. Chi è ricco vuole essere potente, chi lo è già vuole diventare il più forte di tutti. È un terreno malsano, quello su cui oggi rotola il pallone. Fangoso, pieno di buche e con poca erba. Il problema è che non ci sarà nessun sopralluogo della terna arbitrale, perché anche loro (Calciopoli insegna) sono saliti a festeggiare sullo yacht. Così restiamo solo noi, con quella sfera sempre più pesante da spingere. Non ci fermeremo, almeno fin quando la melma sarà così profonda che non potremo più avanzare. Allora cominceranno le pulizie, e per una volta saremo noi a divertirci.


Samuel Boscarello per ilcalcio24.com




lunedì 24 giugno 2013

Come il primo giorno di scuola

Salve a tutti,
Aprire un blog è come il primo giorno di scuola. Devi fare una buona impressione, anche se non sai cosa ti aspetta di preciso una volta premuto il tasto invio per pubblicare il primo post. Sei solo con il tuo zainetto sulla spalla, alle porte della giungla della blogosfera. Sì, è come tornare indietro alle elementari. La maestra dice il tuo nome, tu devi alzarti in mezzo a tanti bambini che non hai mai visto e presentarti in modo decente.

Io sono Samuel Boscarello. Di anni ne ho sedici e, nonostante fin qui abbia parlato di scuole elementari, frequento il liceo classico. Se penso che esattamente fra un anno mi troverò su una sedia in corridoio, madido di sudore a scribacchiare qualcosa per strappare un buon voto d'esame, preferirei davvero essere ancora uno scolaretto.
Sono cresciuto a pane, Rowling e Topolino e ho sempre avuto interesse per la scrittura, ma per me la magica scintilla della passione è nata dai libri di Beppe Severgnini. Ed eccomi qui, un aspirante giornalista che di tanto in tanto si diletta anche a scrivere racconti. Collaboro con ilcalcio24.com e cogitoetvolo.it, oltre che con il giornale locale L'Obiettivo.
Il cammino è lungo e il sole picchia forte. Mi dicono che questo non è un paese per giovani, che qui vanno avanti solo due tipi di persone: i ladri e coloro il cui QI è inversamente proporzionale ai soldi spesi in trattamenti di bellezza. Hanno ragione. Nella società di oggi crediamo di vagare liberi per il Paradiso, ma non ci accorgiamo di essere in catene. Il modo per liberarci è sognare. Sognare e agire, per il nostro futuro e la nostra vita, stringendo i denti e riprendendoci tutto ciò che ci è stato tolto. Coloro che detengono lo Scettro del Potere non l'hanno ancora capito, ma presto o tardi saranno costretti ad abdicare. Cosa stiamo aspettando? C'è tutto il Paradiso che ci attende!