STASERA CON ParlaMente 18 luglio 2014

giovedì 27 giugno 2013

Incoerenza a larghe intese

Pacchetto lavoro. Basta un po' di propaganda pubblicitaria a base di titoloni in taglio alto riportanti i numeri che il governo sta stanziando per il suo generoso aiuto ai giovani, e il gioco è fatto. Ci manca solo Arrigo Sacchi a riflettere che se il calcio non esistesse, adesso potrebbe essere presidente della Commissione di Vigilanza Rai. Per carità, si tratta di un decreto utile (almeno se lo si paragona al resto dell'operato di Letta & Co.), ma in fin dei conti possiede molte lacune di ipocrisia ed incoerenza. E' giusto incentivare il lavoro dei giovani tra i 18 e i 29 anni, ma qualcuno spieghi con quale criterio sono stati scelti i requisiti: essere privi di impiego retribuito da almeno sei mesi, non possedere un diploma di scuola media superiore o professionale, vivere soli con una o più persone a carico. Condizioni del genere potevano andare bene ai tempi di Cavour e D'Azeglio, certamente non oggi. Continuano ad essere ignorati i giovani laureati, che devono riporre nel cassetto le aspettative per le quali hanno studiato per vent'anni (a meno che non vogliano andare all'estero, ovviamente). Per loro solo 15 milioni annui destinati a supportare il tirocinio e un supporto mensile massimo di 300 euro in forma di borsa di studio. E dopo? Non hanno pensato a promuovere la conversione del tirocinio in lavoro stabile, tramite incentivi economici ai datori di lavoro (come quello di cui sopra) o nei termini di sgravi fiscali? Probabilmente, non ne hanno avuto il tempo. Del resto, il tema scottante del dibattito politico riguarda gli F-35. Gli innocui elicotteri, che le malelingue vogliono far passare per pericolosi cacciabombardieri, costeranno allo stato ben 90 milioni, e questo solo per i primi tre modelli. Niente male, se si considera che la cifra è uguale a sei volte quella che verrà spesa per i tirocini universitari. Il peggio è che nel frattempo la maggioranza Pd-Pdl-Scelta Civica, così ottemperante nella volontà di ostacolare la disoccupazione, ha bocciato al Senato la mozione riguardante il reddito di cittadinanza. A favore M5S e Sel, mentre la Lega preferisce l'afasia. Una grande prova dell'efficacia del Governo del Cambiamento, non c'è che dire. Intanto secondo le stime la disoccupazione salirà al 12,6% nel 2014. Peggio di così c'è solo l'Italia.

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