STASERA CON ParlaMente 18 luglio 2014

mercoledì 10 luglio 2013

Alla scoperta dell'Esercito di Silvio

Immaginate di svegliarvi una mattina e scoprire che si è formato un nuovo esercito, di stanza a due passi da casa tua. Una sorta di Hitler Jugend, solo che invece di camicie brune e passo dell'oca esso consiste in un tripudio campanilista delle parole chiave che hanno accompagnato la scalata di Berlusconi al potere: l'home page del sito dedicato all'Esercito di Silvio si apre con una scritta che campeggia trionfale. "L'esercito della libertà", sottotitolo "Uniti per difendere il Presidente Berlusconi". Se si vuole provare un brivido di terrore è bene dare un'occhiata il contatore degli arruolamenti a destra, che segna già 19mila volontari pronti a combattere nella Campagna d'Italia, che in pratica sarebbe un tour in difesa di Colui-Che-E'-Vittima-Delle-Toghe-Rosse. Da notare l'onnipresente simbolo di Forza Italia, salutato come il partito che riunificherà il centro-destra attraverso questo grande viaggio dai toni vagamente napoleonici. Da Bari a Padova, passando da Roma, Milano e Torino, le piazze saranno riempite per metà da accaniti sostenitori dell'Esercito, mentre l'altro cinquanta percento sarà probabilmente costituito da figuranti, abitudine non nuova per i berlusconiani. Insomma, un gioco da ragazzi. Perfino arruolarsi è più semplice che votare alle primarie del Pd; basta inserire poche generalità, email e telefono e poi sarete pronti a sostenere il Presidente nella Guerra dei Vent'anni. Leggendo i commenti dei soci di questa Invincibile Armata sembra di trovarsi di fronte alla descrizione di un giovane Lupetto che si appresta a diventare Esploratore. Berlusconi viene definito umile, disposto ad ascoltare i giovani, comunicativo e chi più ne ha più ne metta. Il tutto a fianco di una biografia in stile Mahatma che titola "La vita straordinaria di Silvio Berlusconi", la quale dipinge il Presidente come uno statista, vittima di un costante complotto ordito dalla sinistra e tuttavia impegnato a risolvere le questioni italiane ed internazionali. Peccato che abbiano dimenticato di scrivere che da Arcore non è solo passat"la storia del nostro paese", ma anche un numero indefinibile di soubrette e giovani nipoti di capi di stato maghrebini. Non figurano nemmeno le perle di saggezza stillate dalla sua bocca in varie occasioni, come quando definì Obama "giovane, bello e abbronzato" o la Merkel una "culona inchiavabile". Il resto è tutto uno spumeggiare di retorica, un ritratto che vede Silvio come il Padre della Patria e l'uomo giusto per salvare l'Italia. Insomma, la solita solfa che ci viene rifilata da vent'anni, solo riproposta con le parole di entusiasti pidiellini in partenza per la loro battaglia. Ultima, imperdibile chicca, la voce "Organizzazioni aderenti". Quasi metà di esse (quattro su nove) sono sezioni territoriali dei Promotori della Libertà, mentre tra le altre troviamo Forza Insieme, Voce dell'Italia Studentesca (forse di un atomo di essa: fatevi un giro nei social network e guardate un po' cosa ne pensano i giovani del Berlusca), il Club della Libertà e un paio di associazioni i cui fondatori erano forse un po' a corto di fantasia al momento di scegliere il nome: Dai Forza All'Italia, con il suo inconfondibile gusto di lista-civetta, e il tocco finale: Azzurri '94, il cui obiettivo è forse quello di dimostrare che l'errore dal dischetto di Baggio  contro il Brasile fu il risultato di una congiura ordita dalla Boccassini in combutta con il Pds. Cari Silviofili, aprite gli occhi. Quando vi accorgerete che la vostra Crociata è un'Armata Brancaleone, sarà ormai troppo tardi. Fate qualcos'altro per ingannare il tempo, coltivate girasoli, datevi al fai-da-te o cercate una nuova cura all'uveite. Ma, per favore, non rendete l'Italia ancora più ridicola.

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